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Avvocato ho acquistato una casa ma solo dopo ho scoperto che che vi era un abuso edilizio? Adesso cosa posso fare?
L'acquirente che scopre l'irregolarità edilizia dopo la firma del rogito può innanzitutto agire in giudizio contro il venditore in malafede per ottenere la restituzione del prezzo corrisposto ed il risarcimento del danno.
Sussiste, tuttavia, anche la responsabilità del notaio e (secondo buona parte della giurisprudenza) dell'agenzia immobiliare, per non aver fatto le dovute verifiche preliminari.
In particolare, in presenza di un grave abuso edilizio l’atto di vendita è addirittura nullo e non produce effetti: è come se la proprietà non si fosse mai trasferita.
Invece, per gli abusi di minore entità, l'acquirente può optare per due diversi e alternativi rimedi:
- O l'azione di riduzione del prezzo, riduzione che sarà pari ai costi da sostenere per ottenere la sanatoria;
- O l'azione di risoluzione del contratto volta a ottenere lo scioglimento della compravendita, la restituzione del prezzo versato e il risarcimento degli eventuali danni.
Ovviamente, l’acquirente non può invocare la tutela se, al momento della sottoscrizione del contratto, conosceva l'abuso edilizio o se esso era facilmente riconoscibile.
Pertanto, se nel contratto di compravendita si fa menzione dell'esistenza di abusi edilizi e della necessità di una procedura di sanatoria, il compratore non può agire contro il venditore; si presume, infatti, che del vizio (e dei relativi costi per eliminarlo) si sia tenuto conto nella quantificazione del prezzo.
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